05 maggio 2009

ECCO PERCHE' GRANAROLO NON HA MAI SMESSO DI DIFENDERE

Non riuscivamo a capire come mai Granarolo dopo aver raggiunto un primo pingue vantaggio non abbia tolto mai il piede dal gas continuando a giocare sempre con il primo quintetto, anche quando la Nuova Virtus metteva in campo le seconde linee, ma spulciando nei forum di basket ci è arrivata la spiegazione: pare esista una regola, che definire assurda è poco, che consente alla squadra il miglior coefficiente canestri di disputare la finalissima dei play-off (qualora dovesse arrivarci) in casa propria.

Teniamo a precisare come di questo particolare aspetto regolamentare nessuno ad Imola fosse a conoscenza e che in nessun modo si volesse favorire una società a discapito di un’altra come qualcuno ha scritto rivangando antichi dissapori ormai da anni sopiti.

Coach Regazzi aveva in settimana espresso il suo desiderio di far giocare chi meno di altri ne aveva avuto la possibilità, punto. Si voleva unicamente premiare l’impegno di ragazzi che per mesi hanno lavorato dietro le quinte senza mai lamentarsi se non venivano convocati o se collezionavano n.e. a ripetizione. Normalmente, in gare di questo genere, anche l’aqvversario cavallerescamente abbassa i toni agonistici del match e si adegua, ma questo non è avvenuto perché c’era di mezzo questa “meravigliosa” regola della differenza canestri.

Ripetiamo: non ne eravamo assolutamente al corrente!