30 maggio 2006

VIRTUS, ANNO ZERO

La storia della promozione della Virtus 1936 è probabilmente un po’ diversa rispetto alle altre compagini. Dopo il fallimento societario in estate della Virtus Imola, che sul campo aveva chiuso in modo brillante la stagione 2004/2005, centrando l’accesso ai play off in B1, La Virtus Imola 1936 nasce dalla voglia di un gruppo di tifosi ed ex consiglieri della vecchia Virtus di mantenere vivo un nome che ha fatto la storia del basket imolese. La voglia è talmente grande che pur di far qualcosa a fine agosto si decide di ripartire dal gradino più basso della scala gerarchica del basket italiano. I giocatori vengono pescati nel campionato amatori (Zappi e Balducci tra gli altri) e l’allenatore è lo sconosciuto 31enne Marco Martelli (alla sua prima esperienza senior dopo 6 anni da allenatore nelle giovanili di Andrea Costa, Spes Vis e Castel San Pietro). Nella prime settimane di settembre vengono inseriti 3 giovani (l’ala Marchi, classe ‘82, il pivot Artesino, classe ’83 e il play Brusaferri nato nell’86) e un veterano del parquet, il pivot Manara fresco di 40 primavere sulle spalle. Alla prima sfida casalinga ci sono 250 persone sugli spalti, cose mai viste per una partita di stagione regolare di prima divisione, e la Virtus 1936 porta a casa un successo sofferto (63-50) contro l’altra squadra imolese del girone, il Basket Rossoblu. La squadra di Martelli capisce di poter dire la sua in questo campionato quando ad Imola arriva la corazzata Baou Tribe, priva della stella Ragazzi ma forte di giocatori esperti per la categoria come i fratelli Gardini, Mastrorilli e Mattei e indicata da tutti come la squadra più forte del campionato. Il +27 finale a favore dei padroni di casa è il primo messaggio forte della stagione. C’è anche un nuovo innesto (un’altra ala, Falconi, classe ’83) e da lì in avanti è un inanellarsi di vittorie superando anche avversari ostici come Medicina (58-54) e Castel San Pietro (73-70). La prima sconfitta (e alla fine sarà anche unica) arriva in casa del Baou Tribe che grazie ad un Ragazzi in grande spolvero (27 punti per lui) ed un’ottima prova di squadra vince con merito 77-71. Zappi e compagni cedono solo nell’ultimo minuto e, pur sconfitti, capiscono di essere squadra vera e che possono arrivare fino in fondo. Da lì in poi il cammino diventa una cavalcata vincente andando a sbancare in trasferta i campi delle dirette inseguitrici (Medicina, Castello e Rossoblù) chiudendo così il girone con 4 punti di vantaggio sul Bau Tribe, 2°, e 8 sul Castel San Pietro di Corazza e Bonazzi, 3°. La semifinale play off, che oppone agli imolesi il Fiamma Blue Blood, si rivela una formalità per la squadra di Billao Riguzzi. 78-40 e 84-46 il risultato di due partite senza storia che mettono in mostra la grande difesa e l’ottima transizione offensiva degli imolesi. Si arriva così alla finale con i Vikings BBT davanti a 200 e passa persone con più della metà costrette ad assistere in piedi alla partita. I padroni di casa partono contratti in attacco pagando lo scotto dell’emozione e nonostante 3 triple di Capitan Zappi, i Vikings squadra tosta e ben organizzata rimangono in scia e mettono addirittura la testa avanti nel 3° quarto. Proprio in quel momento Imola si sblocca, sospinta dalla grinta di Poggi che segna 6 punti in un amen prima di infortunarsi e lasciare a Brusaferri, Marchi e Falconi il compiuto di scavare il break vincente. L’ultimo quarto è un monologo imolese, i Vikings crollano di schianto contro il fortino imolese e il +23 finale fa esplodere l’urlo di gioia dei tifosi. I numeri descrivono bene la grande stagione della Virtus 1936: 22 vittorie e 1 sconfitta, miglior attacco (71,3 punti a partita ) e miglior difesa (52,6) del girone. Numeri che nei play off sono addirittura migliorati (78 segnati e 48 subiti). Una delle chiavi del successo è stata sicuramente la compattezza del gruppo messa durante l’intera stagione che si è rivelata l’arma vincente anche in finale. Parlando di cifre, nessuno è andato oltre i 28 minuti giocati a partita, il miglior marcatore è risultato Zappi (15,0 punti a partita con il 35,3% da 3) seguito da Pirazzoli (14,2 oltre a 5,5 rimbalzi a partita) e Costa (12,1). Miglior rimbalzista è stato invece Balducci con 8,6 carambole raccolte a partita